
Come stai? Io in crisi!
Infatti il fare quest’elenco mi ha avvicinato (e mi avvicina) a ciò che mi piace e nel contempo mi allontana da quello che invece NON voglio (e su cui automaticamente cadrebbe il mio pensiero con esiti ovviamente nefasti per il mio umore innescando un senso di tristezza e di perdita).
Quindi SCRIVO e scelgo di essere concentrato su ciò che mi piace e NON su ciò che mi dispiace.
2a domanda e risposta: già che sono tornato, cosa voglio realizzare in questo primo mese di rientro?
Voglio realizzare XXX (cosa che sento mi tira su e mi dà energia).
Bene, se così è, quali azioni specifiche devo fare da adesso per realizzare XXX?
Di getto (3’ di tempo) ho perciò scritto tutte le azioni che devo fare per concretizzare XXX, azioni che mi impegno ora ad intraprendere (un’azione al giorno ogni giorno) in modo da sentirmi più orientato ed energico e ricordarmi che, anche se non sono più in vacanza, sono comunque qui per uno scopo.
Se il rientro dalle vacanze innesca un tono dell’umore decisamente privo di entusiasmi e dà un senso di inutilità a molte delle cose che si fanno, scelgo proprio per questo di focalizzare e agire anche su azioni che percepisco come assai “risollevanti” e utili … e le faccio.
3a domanda e risposta: Quanto tempo mi dedico ogni giorno ora che sono rientrato (per muovermi e staccarmi dalle cose abituali)?La mia risposta è stata: 15 minuti al mattino e 15 nel pomeriggio.
Bene: quali sono allora i 15 + 15 minuti tutti miei che posso dedicarmi da adesso? Ovvero quali sono, orologio alla mano, i 15 minuti che mi dedico ogni mattina e ogni pomeriggio (e per almeno 15 giorni)? Per passeggiare all’aria aperta e godermi almeno un po’ queste meravigliose giornate settembrine ancora così piene di luce, luminosità e sole?
Attento Armando, stai all’erta! Hai detto passeggiare e dedicarti del tempo e non di “parlare al telefono di problemi o di lavoro mentre cammini”.
In vacanza ti muovevi molto e avevi molto tempo per te. Già che sei rientrato almeno 15+15 minuti di tempo libero è giusto – e meritato – che tu li abbia! Naturalmente se vuoi stare meglio più in fretta invece di rimuginare e ripensare a come era bello quando ……., ecc.
4a domanda e risposta: a che ora esco dall’ufficio?Sono tornato e ….. qualunque cosa succeda …. al massimo alle 18,30 scelgo e voglio che il mio giorno lavorativo finisca e la mia serata incominci.
Voglio infatti uscire dall’ufficio e tenere lo sguardo alto verso la luce e il cielo e scelgo anche di avere ancora abbastanza energia da volere – e potere – godere la serata senza sentirmi prosciugato o stravolto.
Come cito in questo articolo (pubblicato su www.psicologomilano.tv/ansia-tristezza-e-depressione-da-vacanze-finite-come-difendersi-senza-psicologo-coach-o-medico/) “molti studi concordano nell’affermare che il ritorno dalle vacanze è per almeno un italiano su tre fonte di forte stress e disagi e per un italiano su due un fattore di crisi più o meno forte.
Passare infatti da una dimensione di ferie, sole, “libertà”, natura e di “calendario libero” da luoghi, orari e impegni costrittivi è di solito tutt’altro che facile e indolore”.
Pertanto quello che mi sono detto – e che consiglio – è stato: mio caro limita il tuo dolore ponendo un orario di uscita massima dalla tua giornata lavorativa e fissa un “orario invalicabile d’ingresso” nella tua serata. Esci perciò dall’ufficio presto e senti che hai ancora del tempo disponibile da vivere e da dedicare proprio a te.
Quindi: rallenta, riduci gli impegni secondari o non importanti e dedicati alle vere priorità. In queste sicuramente vi sei anche tu con il tuo possibile ritrovato buon-umore.
Del resto il segreto per essere e rimanere felicimolto spesso derivanon dal possesso di denaro ma dalla bellissima sensazione di avere del tempo libero e disponibile per le proprie passioni e per ciò che fa gioire.
Quindi: regaliamoci del tempo come se fossimo ancora un po’ in vacanza.
Armando Pintus
N.B.: se questo articolo viene pubblicato solo oggi (per essendo ormai già rientrato da qualche giorno) ciò è accaduto in quanto ero impegnato a fare le cose sopra descritte, quali: fare cose per me piacevoli o azioni importanti; passeggiare; uscire presto dall’ufficio; godermi la vita dopo il lavoro.
Quindi sinceramente parlando avevo solo poco tempo per scrivere. A tutto vantaggio del mio buonumore.
Quindi se hai pensato che c’è un ritardo, o che sono in ritardo, con un bel sorriso dico: scusami se ho tardato; credo comunque che i consigli sopra riportati siano attuabili anche a partire da adesso.
Abbi un buon settembre …. e non solo
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